Conosciamo meglio i protagonisti della XXIIesima edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini.
Toni Kulkoc (Spalato 18 settembre 1968), è un ex cestista jugoslavo e, dal 1992 croato, professionista in Europa e nella NBA. Soprannominato l’Airone di Spalato, Ragno di Spalato, Pink Panther, The Croatian Sensation, la sua carriera iniziò con i “monelli” della Jugoplastika Spalato, con Dino Rada. Con la maglia della Jugoplastika vinse vari campionati nazionali e tre volte la Coppa dei Campioni. Nel 1991 passa alla Benetton Treviso per una cifra milionaria. Alla Benetton rimase per due anni (con i quali conquista uno scudetto e una Coppa Italia) formando un’incredibile coppia con Vinny Del Negro. Nella stagione 1992-93, nonostante buone prestazioni nelle finali scudetto, la Benetton Treviso perde nettamente contro la Virtus Bologna di Predrag Danilovic, e Toni Kukoc decide così di volare negli U.S.A. e precisamente ai Chicago Bulls dell’era Michael Jordan. Il 1993 fu l’anno in cui Michael Jordan si ritirò e Kukoc si ritrovò immediatamente con grandi responsabilità in una squadra reduce da tre titoli NBA e priva della sua star principale e miglior giocatore NBA. Celebre la notte di Natale in cui Phil Jackson assegnò l’ultimo tiro a Kukoc e Scottie Pippen si rifiutò di rientrare in campo. Kukoc realizzò la tripla e i Bulls vinsero la partita. Dopo un anno e mezzo Jordan rientrò nella NBA e i Bulls tornarono competitivi e al vertice; vinsero infatti i seguenti tre titoli NBA (1996-1998) e Kukoc fu nominato miglior sesto uomo della NBA nel 1996. Rimase a Chicago per sei anni, dimostrando nell’ultimo anno di poter essere anche un ottimo realizzatore NBA (quasi 20 di media). Negli anni successivi passa prima ai Philadelphia 76ers dove rimarrà fino al 2001, poi agli Atlanta Hawks e ai Milwaukee Bucks, dove conclude la carriera con un rendimento non sempre costante. Nel settembre 2006 annuncia il ritiro dai campi di gioco. Con la nazionale Jugoslava conquistò la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Seul 1988 e il titolo mondiale nel 1990, mentre con quella croata ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Barcellona 1992 dietro al Dream Team. Durante le Olimpiadi del 1992 giocò contro il Dream Team U.S.A.; durante i gironi eliminatori e fu annientato da Pippen e Jordan i quali non apprezzavano tutto l’interesse che già i Bulls mostravano verso il croato. Ma la Croazia, guidata anche da Drazen Petrovic, arrivò in finale e ritrovò gli Stati Uniti. La Croazia resistette un intero tempo contro il Dream Team, che aveva battuto qualsiasi squadra e vinto sempre con un margine medio di oltre 44 punti, per poi arrendersi sul finale di partita. Ala (sia piccola che forte) di 2,07 con trattamento di palla da playmaker. Toni Kukoc poteva prendere il rimbalzo, portare palla da un lato all’altro del campo e poi decidere tranquillamente se tirare o passare la palla. Buon tiratore da tre punti, discreta penetrazione, grandissima visione di gioco, utile a rimbalzo, un all-around.