Premio Fair Play, quando lo sport unisce

Lebedeva Klochkova

“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono . Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. E’ più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni. L’eredità di un campione sportivo sarà quella di lasciare un mondo dove le regole del gioco sono uguali per tutti e il comportamento è guidato dal fair play e dalla grande sportività“ (Nelson Mandela)

E’ questa l’immagine copertina del XIX Premio Internazionale Fair Play – Menarini: Tat’jana Lebedeva e Jana Klochkova, campionesse di sport ma soprattutto di Fair Play.
La prima, campionessa russa di salto triplo e lungo attualmente senatrice della DUMA; la seconda, ucraina regina dei misti nel nuoto insignita dell’onorificenza di “Eroe dell’Ucraina”.
Due autentiche leggende dello sport che oggi sono per i propri Paesi due personaggi simbolo.
Quella Russia e quell’Ucraina che nei mesi scorsi hanno richiamato l’attenzione di tutti i media mondiali, per i quali si sono impegnati ministri e ambasciatori di più nazioni affinché si potesse arrivare a soluzioni di pace.
Ebbene, proprio per rifarsi alla frase di Nelson Mandela, queste due leggende premiate in occasione della XIX edizione del Premio Fair Play – Menarini assieme ad altri miti dello sport come Derek Redmond, Gabriel Omar Batistuta, Giancarlo Antognoni, Bjorn Daehlie , hanno vissuto insieme per tre giorni tutte le emozioni di questa edizione stellare dimostrando di sentirsi unite per la medesima passione dello sport e di voler condividere i veri valori del Fair Play .
Il messaggio che hanno lanciato Tat’jana Lebedeva e Jana Klochkova per la loro simpatia, per il modo di stare spesso insieme, è stato un messaggio di pace che ha superato di gran lunga le differenze e le difficoltà delle loro rispettive nazioni, dimostrando ancora una volta come lo sport parli un linguaggio universale e come sia in grado di superare confini, religioni, razze, lingue e ideologie .
Lo sport possiede la capacità di unire le persone favorendo il dialogo e l’accoglienza come accaduto a Castiglion Fiorentino in occasione del Premio Internazionale Fair Play – Menarini.
E Tat’jana Lebedeva e Jana Klochkova ne sono la prova tangibile.