PIERLUIGI COLLINA RITIRERÀ IL PREMIO SPECIALE “SUSTENIUM ENERGIA E CUORE”

COLLINA Pierluigi

Conosciamo meglio i protagonisti della XXV edizione del Premio Internazionale Fair Play – Menarini.

Pierluigi Collina (nato il 13 febbraio 1960 a Bologna), è un ex arbitro di calcio iscritto alla sezione AIA di Viareggio. Ha diretto la finale dei Mondiali 2002 e, secondo quanto stabilito dalla IFFHS (Federazione mondiale degli storici e degli statisti del calcio), è stato il miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2005. Eletto nel 2020 miglior arbitro della storia del calcio da France Football, dal gennaio 2017 ricopre il ruolo di presidente della Commissione Arbitri della FIFA. Nella sua carriera, costellata di momenti epocali e polemiche infuocate, ha sempre condotto il suo lavoro seguendo principi netti e severi e diventando l’arbitro che ha traghettato il calcio nel futuro: a lui va, dunque, il Premio speciale “Sustenium Energia e Cuore.

Laureato con il massimo dei voti e la lode in Economia e Commercio, in ambito arbitrale, Collina vanta un curriculum di tutto rispetto: 240 gare in serie A, 79 in serie B, 42 in Coppa Italia, 2 match di Supercoppa Italiana e 109 partite internazionali sono i numeri della sua carriera arbitrale. Tra le più importanti partite da lui arbitrate, non si non può citare la finale di Coppa dei Campioni 1998/99 e la finale del Mondiale 2002 Brasile-Germania, terminata 2-0 per i brasiliani. Ha diretto, inoltre, la finale di Coppa UEFA 2003/2004 tra Valencia e Marsiglia, la finale delle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, la semifinale degli Europei 2004, ed è stato impegnato nei Mondiali del 1998 e negli Europei del 2000: proprio a quest’ultima competizione, risale la famosa polemica della Repubblica Ceca per un suo presunto errore, una contestazione che ha visto i sostenitori della nazionale ceca indossare a migliaia una maschera di carta con le fattezze dell’arbitro italiano. Il suo temperamento deciso e carismatico lo ha reso, negli anni, un simbolo del calcio giocato tanto che il Times lo ha inserito nella classifica dei 50 giocatori più cattivi di tutti i tempi, sebbene non sia mai stato un calciatore.

Le sue dimissioni dall’AIA, rassegnate il 29 agosto 2005, dopo 28 anni di carriera, non sono passate di certo in sordina. Qualche tempo prima, una pubblicazione della Gazzetta dello Sport aveva infatti rivelato che «Collina aveva firmato uno dei tanti contratti pubblicitari con la Opel, sponsor del Milan, senza il consenso dell’allora presidente AIA Lanese»: un’accusa che, seppur sempre respinta dall’ex fischietto, gli è valsa il declassamento in serie B. Accompagnato da una dichiarazione stampa molto polemica, il ritiro di Collina gli apre le porte di Sky Sport, con cui collabora come cronista sportivo e lo conduce alla nomina, nel 2006, come consulente di Gussoni, nuovo designatore AIA. Dopo aver riottenuto la tessera AIA, nel 2007, viene nominato prima designatore degli arbitri e consulente tecnico-atletico della CAN A e B dal comitato nazionale AIA, e successivamente designatore UEFA dal presidente Platini. Responsabile della Commissione Arbitrale dal 2010 al 2018, il 20 gennaio 2017 viene eletto presidente della Commissione Arbitri della FIFA. Membro della Hall of Fame del calcio italiano dal 2011, nel 2003 pubblica un libro dal titolo “Le mie regole del gioco. Quello che il calcio mi ha insegnato nella vita”, un racconto che parla anche della sua personale ricetta per costruire un grande arbitro: follia studio, conoscenza del contesto, protagonismo positivo e auto-giudizio, oltre una perfetta forma fisica.

Protagonista di numerose copertine di videogames calcistici, Collina è sposato con Gianna e, dal 1991, vive a Viareggio dove svolge la professione di consulente finanziario. Qualche anno fa, ha prestato anche il volto allo spot di una campagna istituzionale sulla prevenzione della celiachia, malattia di cui soffre una delle sue due figlie.