Conosciamo meglio i protagonisti della XXIV edizione del Premio Internazionale Fair Play – Menarini.
Nadia Fanchini (nata il 25 giugno 1986 a Lovere), è un ex sciatrice alpina. Ritiratasi come la sorella dal mondo dell’agonismo soltanto lo scorso aprile, dal 2003 ha fatto parte e della Nazionale italiana di Sci alpino e del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Nel suo percorso sportivo, ha vinto un oro e un bronzo mondiali oltre ad aver conquistato tredici podi, di cui tre ori, nella Coppa del Mondo tra le cui fila, nel 2009, ha anche ottenuto un nono posto nella classifica generale. Insieme alla sorella Elena, si aggiudica il riconoscimento del Premio Fair Play – Menarini nella categoria “I valori sociali nello sport”.
Nadia esordisce in Coppa del Mondo il 13 dicembre 2003 in Alta Badia. A livello Juniores ha vinto tre mondiali: nel 2004 a Maribor in Supergigante; nel 2005 a Bardonecchia sia in Discesa libera che in Slalom gigante, oltre ad un argento nel Supergigante. Il suo primo podio in Coppa del Mondo risale al dicembre 2006 con un terzo posto in discesa libera, proprio sulla stessa pista dove, nel 2008, all’ottantunesima gara di Coppa, vincerà nel Supergigante.
Ai Mondiali 2009 ottiene il nono posto nel Supergigante, e il terzo nella discesa libera terminando la stagione come seconda nella classifica del Supergigante e con una Coppa di specialità sfumata proprio all’ultima gara.
Durante il Supergigante di St. Moritz del 31 gennaio 2010, diventa protagonista di una rovinosa caduta: nell’impatto con una porta subisce la lesione di entrambi i legamenti crociati e collaterali delle ginocchia. E’ questo l’infortunio più grave riportato dalla sciatrice in tutta la sua carriera: un incidente che le impedisce di partecipare alle Olimpiadi di Vancouver del 2010.
In questa triste occasione è passata alla storia la sua telefonata per tranquillizzare la sorella che sarebbe dovuta partire dopo di lei. Ancora dolorante, mentre veniva soccorsa, le riferì che non si trattava di nulla di grave e le diede anche preziosi consigli su come affrontare il tracciato. La tenacia di Nadia contro la sfortuna è famosa: dopo l’infortunio si è infatti allenata alacremente per convincere i tecnici azzurri a disputare nel 2012 a Kraniska Gora lo Slalom gigante di Coppa del Mondo.
Il 10 febbraio 2013 vince la medaglia d’argento nella discesa libera ai Mondiali, mentre ai Giochi di Soci 2014 si piazza quarta nello Slalom gigante. Il 20 febbraio 2016 conquista in discesa libera la sua seconda ed ultima vittoria in Coppa del Mondo, specialità in cui, il 14 gennaio 2018 conquista l’ultimo podio. La sua ultima presenza olimpica risale invece ai Giochi Olimpici in Corea nel 2018 mentre nel 2019 partecipa per l’ultima volta ai Mondiali.
Inattiva nella stagione seguente per maternità, annuncia il ritiro il 22 aprile 2020, assieme alla sorella Elena; la sua ultima gara in Coppa del Mondo rimane così il supergigante di Solden del 14 marzo 2019, mentre l’ultima in carriera il Supergigante dei Campionati Italiani 2019 nel quale conquista la medaglia d’oro.
“La vita è questa, bisogna andare avanti ed accettare questa situazione – spiega Nadia Fanchini.- Per noi non è facile perché abbiamo avuto tanti infortuni senza i quali, forse, le cose sarebbero andate diversamente. Siamo arrivate in Coppa del Mondo giovanissime, subito con podi e medaglie, per noi si prospettava una carriera super. Siamo comunque orgogliose e soddisfatte per quanto abbiamo fatto, anche se c’è sempre un po’ di rammarico. Adesso è finita e dire la parola ‘fine’ è difficilissimo. Forse non abbiamo deciso noi, ma per noi lo ha fatto il destino”.