IL CICLISTA CASTIGLIONESE DANIELE BENNATI RICEVE LA TARGA “FAIR PLAY MODELLO DI VITA”

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Conosciamo meglio i protagonisti della XXIII edizione del Premio Internazionale Fair Play – Menarini.

Daniele Bennati (ciclista italiano della Movistar nato il 24 settembre 1980) è da molti conosciuto come “Pantera”, per le sue doti da velocista. Professionista dal 2002, ha vinto tre tappe al Giro d’Italia, due al Tour de France e sei alla Vuelta primeggiando nella classifica a punti della Vuelta 2007 e del Giro d’Italia.

 Diplomato perito elettronico, vive con la moglie Chiara (psicologa) ad Arezzo: i due si conoscono l’8 dicembre 1997 ad un veglione scolastico e convolano a nozze esattamente sei anni dopo nella Cattedrale di Arezzo. Molto attivo anche nell’ambito della beneficenza, sostiene l’associazione «Occhi della speranza», fondata dal motociclista Fabrizio Meoni con lo scopo di aiutare i bambini africani.

Secondo dei due figli dell’ex ciclista dilettante Moreno Bennati, cresce con la famiglia a Castiglion Fiorentino. Tra gli 8 e i 10 anni gioca a calcio come attaccante, ma contemporaneamente si diletta nel BMX. Quando il nonno Gino gli regala una bicicletta Ceccherini, comincia a gareggiare su strada aggiudicandosi già nel 1990 il Campionato provinciale ad Arezzo. Tra i dilettanti corre con la Grassi-Mapei, gruppo sportivo pratese attivo nella categoria a partire dal 1984. Una volta approdato nel mondo del professionismo, viene presto impiegato nelle gare italiane come uomo del “treno” per le volate di Mario Cipollini, ma riesce anche ad ottenere le prime vittorie: una prima tappa al Giro d’Austria e un’altra al Regio Tour in Germania.

Adora gli animali ed ha un debole per le macchine. Alla domanda “qual è la sua vittoria più bella?”, risponde: “ogni volta che ho alzato le braccia al cielo è stato bellissimo, perché in ognuna c’è un pezzo di puzzle che va a comporre la mia vita”, partendo dalla leggiadria delle prime vittorie da bambino alla gioia matura di oggi. Forse però la più bella coincide con il Giro della Toscana, nel 2005 ad Arezzo, la sua città; vincere tra la sua gente dopo un anno “buio” (il 2004) in cui aveva quasi perso le speranze, è stato per Daniele la ricompensa a tanti sacrifici.