“Se non si comincia ad educare i genitori, i figli non impareranno mai”. Non poteva trovare parole migliori Alessandro Birindelli per spiegare cosa lo aveva spinto nel dicembre scorso a ritirare la propria formazione dal terreno di gioco durante una partita del campionato Esordienti. Un gesto che non è passato inosservato, tanto da meritarsi il riconoscimento del Premio Fair Play Menarini.
Sul rettangolo verde si stavano affrontando i baby calciatori dell’Ospedalieri e del Pisa quando in tribuna due genitori si prendono a male parole e ne nasce una lite. È troppo per continuare a giocare facendo finta di nulla. Birindelli, un giocatore con tre Scudetti cuciti sul petto e altrettante Supercoppe italiane con la maglia della Juventus, non pensa “al risultato ma all’educazione dei ragazzi” e da qui la decisione di lasciare il terreno di gioco.
“Non potevamo continuare”, ha spiegato Birindelli che a Castiglion Fiorentino il prossimo 23 luglio riceverà il premio nella categoria “Fair Play”. “Come è nata la decisione di ritirare la squadra dal campo? Con i miei dirigenti è bastato un attimo per capire cosa fare, è stato quasi istintivo. Tra l’altro con i dirigenti del Pisa avevamo intrapreso proprio un cammino, un percorso per educare i giovani del vivaio insegnando loro il gioco del calcio ma soprattutto il rispetto delle regole e dell’avversario partecipando ad un torneo che per l’appunto è denominato ‘campionato esordienti Fair Play’. Personalmente sono davvero orgoglio di poter ricevere questo riconoscimento che nel suo albo d’oro annovera davvero tanti campioni e stelle internazionali dello sport”.